Procida nasce dalle immagini realizzate dai 12 giovani campani che hanno partecipato a Procida Film Atelier 2022, promosso in occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Il laboratorio di cinema, finalizzato alla formazione alla regia sul cinema documentario e alla realizzazione di un film collettivo, è stato diretto da Leonardo Di Costanzo (regista di Ariaferma, David di Donatello per miglior sceneggiatura originale e attore protagonista), coadiuvato dalle registe Caterina Biasiucci, Claudia Brignone e Lea Dicursi, sue ex allieve di FILMAP - Atelier di Cinema del Reale a Ponticelli, Napoli.
Il progetto formativo si è svolto tra i mesi di giugno e luglio 2022 con un laboratorio intensivo che ha visto allievi e docenti immersi nella vita dell’isola e nell’incontro con i suoi abitanti e le loro storie. I partecipanti, di età comprese tra i 17 e i 25 anni e, soprattutto, provenienti da esperienze di formazione cinematografica diverse, alcuni nessuna, hanno vissuto un percorso unico di training e di produzione. Durante il laboratorio, dopo l’introduzione all’uso della macchina da presa e dei microfoni, i ragazzi si sono divisi in mini-troupe di due persone (video e audio) e hanno girato esercitazioni e sequenze, seguite poi da continue visioni collettive condotte dai docenti. Obiettivi: imparare come filmare lo spazio, il territorio, i luoghi del quotidiano, lo spazio della vita privata; come filmare il tempo e un’azione nel suo divenire; come filmare la parola, come instaurare una relazione con il soggetto filmato.
Così è proseguita la ricerca, lo studio e l'osservazione del reale sull’isola di Procida: la cura dei rapporti con le persone da filmare, i sopralluoghi, le ricerche di materiali d’archivio, sia pubblici che privati: noi e l’isola, l’isola e noi. Dopo si è giunti alla scrittura e alla presentazione dell’idea: costruzione di itinerari e visioni poetiche a partire dai luoghi dell’isola mediante la ricerca dello sguardo di ciascuna delle storie filmate, fino all’individuazione dei nuclei narrativi del film. Da qui, dalle immagini girate in un mese di laboratorio, nasce il film collettivo Procida che di fatto viene scritto al montaggio con il delicato e intenso lavoro di Lea Dicursi e Claudia Brignone.
La realizzazione del film ha confermato le intenzioni del progetto come occasione per favorire la crescita del “capitale umano” e sedimentare competenze creative e tecniche che restino patrimonio del territorio, valorizzando la formazione e la cultura attraverso il linguaggio cinematografico come strumento per lo sviluppo individuale e collettivo. Partendo dai giovani e dai loro sguardi, connessi alle radici, ma proiettati nel futuro, il film ha animato un processo che ha coinvolto la comunità e si è nutrito dell’ispirazione dell’isola, capace di guardare al mondo e accoglierlo nella sua anima ricca di storie e di bellezza. “Procida”, l’atelier e il film sono dunque importanti come processo di formazione e osservazione, di interrogativi e di ricerca.